top of page
Germano

With or Without you

Joshua Tree nell’idea dei fan più accaniti ma anche dei soli ascoltatori casuali è una pietra miliare del rock. Premiato in mille occasioni e osannato da critica e successi di pubblico planetari. Ogni canzone dell’album è una vera e propria gemma con alcune canzoni che mergono per essere diventate nel tempo tanto famose da identificare gli U2 e tanto famose da essere usate per qualsiasi occasione.

With or without you è una di queste. Insieme a Pride, One e Sunday Bloody Sunday è diventata inno e tormentone per tutti.

Difficile dire qualcosa che non si sia già spiegato, elencare qualche aneddoto o semplicemente commentare una canzone che conoscono tutti. Ma, come molte canzoni degli U2, anche wowy (come la chiamano affettuosamente in fan) non sembra essere completamente chiara sia nel testo che nelle intenzioni. Come One anche questa canzone viene usata per romantiche dichiarazioni, matrimonio e occasioni romantiche. E come One che parla anche di divisione e unicità anche With or without you nasconde un animo oscuro, travagliato e molto meno romantico. Almeno nel senso classico del termine.

See the stone set in your eyes

See the thorn twist in your side

I wait for you

Vedo pietra incastonata nei tuoi occhi

Vedo la spina girare attorno al tuo fianco

Io aspetto te

La maggior parte dei libri e articoli sulla canzone da due diverse interpretazioni. Entrambe valide e anche in parte avvalorate da quelle mezze parole che Bono usa per descrivere i suoi testi. La tesi più avvalorata parla di una canzone sul difficile rapporto tra Bono e la moglie Ali a causa del successo sempre più invadente tra di loro. Si sono sposati da 3 anni ma la fama degli U2 sta salendo vorticosamente. Il rischio di un uomo sempre in viaggio e lontano da casa è dietro l’angolo. Bono si trova diviso tra la musica e Ali.

Tra due scelte di amore. Ormai è lontana quella strana settimana di 8 anni fa quando in pochi giorni Paul incontrò Ali. La stessa settimana andò poi a suonare nella cucina di Larry conoscendo anche Adam ed Edge. In un a settimana il suo destino si era completamente svelato. Paul si era innamorato di Ali, e Bono si era salvato con la musica. Ma ora c’erano scelte e decisioni da prendere. La sua vita era ancora un bivio e wowy descrive questa difficile situazione. Il 1986, l’anno che precede l’uscita dell’album è stato un anno difficile per la coppia. Bono non si risparmiava tra amici, bevute, lavoro e vita pubblica. E Ali, che ha un carattere altrettanto forte, non vuole vedere il marito solo in pochi scampoli di tempo.

Sleight of hand and twist of fate

On a bed of nails she makes me wait

And I wait….without you

Trucco di mano e cambio della sorte

Su di un letto di spine lei mi fa aspettare

Ed io aspetto senza te

La seconda strofa della canzone sembra però non combaciare perfettamente con questa interpretazione. La canzone non parla di amore, non nel senso classico, tra due persone.

Una chiave di interpretazione diversa potrebbe indicare coma la canzone parli di fede e del rapporto tra Bono e Gesù. I chiari riferimenti a spine, mani legate e corpo ferito sembrano riportare alla crocefissione. Alla divisione tra un Gesù umano che ama gli uomini e un divino che anela al cielo e a suo padre.

Through the storm we reach the shore

You give it all but I want more

And I’m waiting for you

Attraverso la tempesta raggiungiamo la riva

Tu ce la metti tutta, ma io voglio di più

Ed io sto aspettando te

La terza strofa aggiunge ancora un nuovo punto di vista completando il quadro e donandone drammaticità. La tempesta che travolge i due non li fa separare ma li affatica ogni giorno di più nonostante gli sforzi per restare anche solo pochi secondi mano nella mano. E forse affiora una domanda: cos’è il vero amore? il vero amore deve portare a qualcosa è un mezzo o un fine? Spesso si sente usare il termine “consumare il matrimonio” come se il sesso lo consumasse, come se l’amore si potesse consumare. Come se fosse un tramite per altro come se l’amore non esistesse al di fuori di questo percorso. Strano.

With or without you

With or without you

I can’t live

With or without you

And you give yourself away

And you give yourself away

And you give

And you give

And you give yourself away

Con o senza te

Con o senza te

Non posso vivere

Con o senza te

E tu dai via te stessa

E tu dai via te stessa

E tu dai

E tu dai

E tu dai via te stessa


C’è altro quindi. Dare via se stessi, lacerarsi dividersi…


With or without you parla di quel buco che si forma tra sterno e stomaco. Quel buco che si riempie di aspettative, rabbia, e che mai ti abbandona. Dal mattino fino alla notte lui resta lì appeso alla gola. Si amplifica con il silenzio e le attese diventando pesante come pietra al collo. Per poi diventare un palloncino che ti tira su in aria non appena le attese sono colmate, i silenzi riempiti. Wowy parla di un amore, di un amore rubato che non può esistere ma neppure morire.


“Non si deve faticare per amare altrimenti quella fatica ti annullerà.

L’unica fatica che si deve fare è quella per fingere di non amare”


Wowy può essere la storia di due amori: un amore clandestino e uno ufficiale. Di una donna divisa tra due persone. Ed ecco che le parole assumo così un incastro diverso. Quasi morboso o meglio doloroso, perché qui di dolore si parla. Di decisioni tra il quello che si può e quello che non si deve.

“With or without you” diventa una lacerante finestra aperta su amori impossibili, su costellazioni di baci non dati. La canzone si schiude su letti scomodi e freddi e attese. Attese senza fine.

“Se non ci fossimo incontrati adesso saremmo liberi di amarci”

E qui le parole del testo assumono tutto un nuovo significato. Gli occhi duri di lei, come pietre, a negare se possibile un amore che non può essere. Ma allo stesso tempo il dolore, le spine, nel farlo. Il dire “no, non ti amo” mentendo a sé stessi e sentendone il peso.

E poi i trucchi per vedersi di nascosto, che possono essere scoperti con un piccolo cambio della sorte una deviazione del fato. Su un letto di spine, freddo e doloroso lui aspetta lei.

Ma non sono le tempeste e i pericoli a fermarli. A farli approdare ad un rifugio per poche ore.

“Tu ce la metti tutta ma io voglio di più” si svela ora tutto il significato recondito di una coppia dove lui vorrebbe di più che poche ore rubate ma lei già sta facendo molto anche solo per stare con lui. Il rischio, il rimorso e la passione.


“Con te non si può stare, senza di te non si può vivere” e ancora.

“Ti vedo darti via, dare tutta te stessa ad un’altra storia non la nostra”


C’è un regista famoso quanto misterioso. Un regista che decide di lavorare solo con pochi attori, per pochissime pellicole e che maniacalmente cura ogni dettaglio e in maniera quasi morbosa analizzando i rapporti tra le persone. Si chiama Terrence Malick e i suoi “Tree of life” o “To the wonder” sono universalmente riconosciuti come capolavori. Mallick sonda nelle viscere dell’io. Scava tra montagne d’acqua e deserti di erba. Inclina la telecamera e rincorre i sogni. Nel suo “Song to Song” racconta di amori e intrecci durante il festival musicale di Austin. Si vedono Iggy Pop, Flea, Lykke Li e Patti Smith tra le figure che popolano un panorama variegato. Nel finale del film Patti Smith, la grande amica degli U2, quella di “people have the power” parla con Mara parlando del triangolo amoroso descritto nel film.

P: “Qual è questa brutta storia che hai fatto?”

M: “Ho avuto una storia con un uomo che credevo potesse aiutarmi ad essere felice. Aiutarmi a realizzare i miei desideri”

P: “Hai fatto semplicemente un errore. Adesso guarirai e andrà tutto bene. Quello è il tuo ragazzo?

M: “Si”

P: “Lotta per lui, non lasciarlo mai andare via”

Alla fine del film Mara ha deciso per il vero amore, cammina con il suo ragazzo legato. Lei lo tiene ridendo per una corda e la sua voce sembra riecheggiare proprio wowy.


“non smetterò di amarti. Non credo di poterlo fare. Sei qui”


My hands are tied

My body bruised, she’s got me with

Nothing to win and

Nothing left to lose

With or without you

With or without you

I can’t live

With or without you

Le mie mani sono legate

Il mio corpo pieno di lividi, lei mi ha preso

Niente da vincere e

Niente più da perdere

Con o senza te

Con o senza te

Non posso vivere

Con o senza te


L’ultima parte della canzone esplode in un singhiozzo. Il corpo e l’anima pieni di lividi dopo un amore impossibile. Una convivenza difficile e faticosa sempre sull’altalena delle emozioni. Con o Senza di Te non posso vivere. Un elogio all’amore sopra tutto. Sopra ai legami stessi, alle convenzioni e alle condizioni.

Il fatto di non potere vivere, sentirsi morire senza stare insieme contrapposto alla cruda verità di un rapporto segreto diventa un ossimoro stesso dell’amore. Non posso vivere con o senza di te! tutto in questa meravigliosa ed enigmatica frase. Lei ce la metti tutta per non avvicinarsi troppo ma Lui non può non soffrire per tale scelta.


“Dammi quello che vuoi… io quello che posso”

“Se ti tagliassero a pezzetti “

F. De Andrè


Il mondo del cinema, della letteratura e dell’arte è pieno di riferimenti ad amori condivisi, impossibili e che trascendono la fisicità. Nel suo “Mine Vagani” Ferzan Ozpetek ne delinea con dolcezza i tratti.


“Ho passato tutta la vita con lui. Stava con me anche quando non c’era…nella mia testa si addormentava con me e al mattino si svegliava al mio fianco. Tutti questi anni e non ho smesso di amarlo. È stata una cosa bella e insopportabile.

Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre”.


La canzone dal punto di vista musicale è una vera e propria innovazione stilistica. Bono scrive in maniera sempre più matura e complessa mentre Edge sperimenta nuovi suoni.

Proprio in wowy infatti Edge mette a punto uno dei primi prototipi di “infinite guitar”, un apparecchio in grado di prolungare all’infinito una nota inventato da Michael Brook. Ne esce un suono rarefatto e liquido dove la voce di Bono cresce via via di intensità fino a esplodere nel finale. Il basso di Adam che apre e detta i ritmi per tutta la prima parte della song come il battito di un cuore. Semplice ed efficace.

Bono all’inizio intendeva la canzone come facente parte di un trittico non a caso nel singolo esce insieme a “luminous time” e “walk to the water”. Insieme dovevano narrare per completo la storia. Luminous indica la fase dell’innamoramento perfetta e struggete nell’urlo strozzato di Bono che si aggrappa all’amore. Poi arriva Walk to the water languida e sensuale. E infine Wowy dove tutto sembra crollare. Visto in questa ottica anche l’inserimento di una canzone cosi diversa da quelle del resto del Joshua Tree album.

In Walk to the water Bono urla: LET ME LOVE YOU (lascia che ti ami)

Struggente dichiarazione d’amore che denuncia la difficoltà di lei nell’accettare quella relazione. Cammina oltre il fiume, fai un miracolo, e vieni da me.


Nei live Bono completa il testo con le ultime strofe proprio per dare più senso al tutto:


“Yeah,

We’ll shine like stars in the summer night,

We’ll shine like stars in the winter night,

One heart, One hope, One love.”

Splenderemo come stelle nella notte d’estate

Splenderemo come stelle nella notte d’inverno

Un cuore, una speranza, un amore


Riferimenti incrociati a One, una canzone cha arriverà 4 anni dopo e cha ancora una volta parla di divisioni e amori. Negli stessi live inoltre Bono lega la canzone a quella dei Joy division “Love will tears us apart” (l’amore ci fa a pezzi) evocando e sottolineando il parallelo di un amore impossibile. Altra interessante osservazione si può notare nel video ufficiale della canzone: fugacemente si intravede una ragazza che è Morleigh Steinberg, una ballerina che poi nel 1992 divenne la danzatrice del ventre dello zooTv nonché la moglie adorata di Edge. Edge stava già lottando in quel momento con un amore, quello con la prima moglie, che sarebbe finito poco prima dell’uscita di Acthung Baby. Ancora una volta sembra che il fato strizzi l’occhiolino alla canzone.


I love you cause I need to

Not because I need you

I love you cause I understand

That God had given me your hand

Holds me in a tiny fist

And still I need your kiss

Ti amo perché ne ho bisogno

Non perché ti desidero

Ti amo perché sono cosciente

Che Dio mi ha dato la tua mano

Lui mi tiene in un piccolo pugno

E ancora ho bisogno del tuo bacio

Il meraviglioso messaggio di amore in “Luminous time”


I saw you that day, your lips of cherry red

Your legs were crossed, your arms wide open

Your hair was coloured gold

And like a field of corn

You were blown by the wind

You were blown by the wind

Io ti vidi quel giorno, le tue labbra di rosso ciliegia

Le tue gambe erano incrociate, le tue braccia spalancate

I tuoi capelli erano colorati d’oro

E come un campo di granturco

Eri spazzata dal vento

Eri spazzata dal vento

L’incontro descritto in “Walk to the water”


VERSIONI:

il video ufficiale dove si intravede Morleigh<


Meravigliosa versione live a Boston dove Bono chiama una fan per cantare insieme a lei guardando le stelle. La voce rotta, un dolore vero. Bono fa l’amore con tutto il pubblico. Personalmente la mia versione preferita.


Durante il live at BBC studio nel 2017 Bono finisce con “Love will tears us apart”


Rattle and Hum con finale aggiunto.


Un estratto da Mine Vaganti di F. Ozpetek

127 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

댓글


bottom of page