Quando si dice U2 viene in mente quasi subito Sunday Bloody Sunday. Una delle loro canzoni più famose, più cantate e rappresentative. La forza espressiva del testo, la ritmica marcia di Larry e l’assolo stridente di Edge ne fanno la canzone perfetta. E poi Bono, il suo urlo e i suoi speech durante i live. Sunday diventa l’inno contro tutte le guerre, contro tutte le violenze. Sunday diventa LA canzone.
Tutto nasce una maledetta domenica, il 30 gennaio del 1972, a Derry in Irlanda del nord. Li a Derry, una cittadina di 80.000 persone a stragrande maggioranza protestante succede un fatto. Un fatto di sangue. Un fatto così importante e sconvolgente che ne parlano tutti i notiziari, i giornali e se ne discute ovunque. Anche a Dublino dove un piccolo Paul di 11 anni, ascolta la mamma Iris, il papa Bob e il fratello maggiore Norman discuterne. Lui già irrequieto e nervoso, ascolta sconvolto.
I can't believe the news today
I can't close my eyes and make it go away.
How long,
How long must we sing this song?
How long, how long?
'Cos tonight
We can be as one, tonight.
Non riesco a credere alle notizie oggi
Non posso chiudere gli occhi e farle andare via.
Per quanto,
Per quanto dovremo cantare questa canzone?
Per quanto, per quanto?
Perché stanotte
Noi possiamo essere uniti, stanotte.
I gruppi paramilitari protestanti e cattolici (IRA) si scontrano sfociando in proteste, disordini e violenze di piazza. A Londra li chiamano Troubles, problemi. Quasi a disumanizzare quella che per molti è una lotta di strada. Sfociano in attentai, bombe e sparatorie. E a controllare tutto, o meglio a dirigere le cose, l’esercito della regina.
Per scoprire i membri dell’IRA vengono varate norme sempre più restringenti e sconfinanti con detenzioni preventive e torture. Tra le tante del governo una aveva provocato lo sdegno delle associazioni cattoliche anche al di fuori del Regno Unito e dell’Irlanda. Questa prevedeva la reclusione a tempo indeterminato senza processo. In questo modo centinaia di giovani attivisti irlandesi si trovarono in carcere senza processo e senza sapere quando sarebbero stati rilasciati.
Per tali norme a Derry 10.000 persone quella domenica la gente vuole protestare in piazza. Si radunano e iniziano il loro corteo. Zigzagando tra confini non valicabili e pattuglie dell’esercito arrivano alla piazza principale su William Street.
Li si trovano davanti al 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell'esercito britannico. Armi spianate e l’ordine di disperdere la folla.
Broken bottles under children's feet
Bodies strewn across the dead-end street.
But I won't heed the battle call
It puts my back up
Puts my back up against the wall.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Oh, let's go.
Bottiglie rotte sotto i piedi dei bimbi
Corpi sparsi ai lati del vicolo cieco.
Ma non darò retta al richiamo alla lotta
Mi mette le spalle
Mi mette con le spalle al muro.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Oh, andiamo.
Comincia un lancio di sassi contro dei cecchini di controllo sui palazzi ai lati. Ma la situazione degenera e i soldati sparano ferendo due persone. La folla si ingrossa, arrabbiata dalla provocazione e dagli spari spinge. Allora il colonnello che comanda il battaglione esce dalla barricata caricando e spingendo tutti verso l’esterno.
È il caos. Le cose precipitano velocemente e la gente scappa mentre l’esercito la insegue. Un gruppo si infila in un parcheggio e i paracadutisti ammazzano, sparandogli alle spalle, Jacky Duddy (17 anni) e feriscono altri 6 manifestanti.
Altri si nascondono dietro a macerie e li muoiono altri 2 ragazzi. Poi altri ragazzi. Tutti tra 17 e 19 anni. Altri finiscono sotto il fuoco incrociato dei soldati dai palazzi.
Alla fine, 13 morti e poi un’altra dopo mesi in ospedale.
And the battle's just begun
There's many lost, but tell me who has won?
The trenches dug within our hearts
And mothers, children, brothers, sisters
Torn apart.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
E la battaglia è appena cominciata
Ci sono molte perdite, ma dimmi chi ha vinto?
Le trincee scavate nei nostri cuori
E madri, figli, fratelli, sorelle
Separati.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Il colonnello Widford viene pure premiato dalla regina dopo una inchiesta lampo che decide come l’esercito ha sparato per legittima difesa. Decide che i manifestanti erano pronti a lanciare bombe e uccidere e che sia stato solo eccesso di zelo. Poche settimane dopo la vicenda i soldati vengono scagionati e tutta la vicenda insabbiata.
Ma c’erano un sacco di giornalisti, testimoni e fotografi. Per anni contestano e protestano contro l’assoluzione dei responsabili. Fino al 1998, 26 anni dopo, una nuova inchiesta ribalta finalmente la vicenda. Dimostra inequivocabilmente che i soldati mirarono per uccidere. Mirarono anche contro chi sventolava un fazzoletto bianco chiedendo pietà.
Subito dopo il fatto però gli irlandesi si arrabbiano così tanto che l’IRA divenne potentissima e con un maggiore peso politico. Paul McCartney, John Lennon e molti artisti protestano in tutto il mondo.
I “problemi” divennero importanti e di pubblico dominio per tutti. Bono precisò subito che la canzone nacque non come protesta ma come senso di profonda incredulità e stupore di un bimbo di 11 anni. Un bimbo nato da una mamma protestante e padre cattolico che va a scuola tra cattolici e protestanti. Un bambino che non capisce come si faccia a uccidere in nome di Cristo e se lo chiede. Si chiede «How long, how long must we sing this song?» ("Per quanto tempo dovremo cantare questa canzone?") e lo rifarà poi alla fine del disco War, in 40 dove Bono canta più volte «How long to sing this song?».
How long,
How long must we sing this song?
How long, how long?
'Cos tonight
We can be as one, tonight.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Per quanto,
Per quanto dovremo cantare questa canzone?
Per quanto, per quanto?
Perché stanotte
Noi possiamo essere uniti, stanotte.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
La domanda che si pongo gli U2 resta senza risposta ancora oggi. Ancora oggi le cariche di una polizia spesso violenta sfociano in disordini intollerabili, in violenze inaccettabili. A volte feriti sul campo, morti. Quasi sempre lacrime e rabbia. Ma Bono e compagni non alzano il dito contro l’esercito, contro il potere costituito ma contro la violenza stessa. Contro il dolore e i soprusi.
Wipe the tears from your eyes
Wipe your tears away.
I'll wipe your tears away.
I'll wipe your tears away.
I'll wipe your bloodshot eyes.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
And it's true we are immune
When fact is fiction and TV reality.
And today the millions cry
We eat and drink
While tomorrow they die.
The real battle just begun
To claim the victory Jesus won
On...
Sunday, bloody Sunday
Sunday, bloody Sunday.
Asciuga le lacrime dai tuoi occhi
Asciuga le tue lacrime.
Asciugherò le tue lacrime.
Asciugherò via le tue lacrime.
Asciugherò i tuoi occhi arrossati.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Ed è vero siamo immuni
Quando la verità è romanzo e la TV realtà.
Ed oggi a milioni piangono
Mangiamo e beviamo
Mentre domani loro morranno
La vera battaglia è appena cominciata
Per reclamare la vittoria che Gesù ottenne
In una...
Domenica, maledetta domenica
Domenica, maledetta domenica.
VERSIONI
La bella Sunday Bloody Sunday di John Lennon che precorre i tempi della più famosa degli U2. Nata dalla penna del leggendario ex Beatles proprio dopo gli eventi Derry.
Give Ireland Back To The Irish scritta dall’altro Beatles, Paul McCartney
La meravigliosa e coinvolgente versione durante il LiveAid. Il Live che consacrò gli U2 al tempio del rock assurgendogli a nuova voce delle generazioni future.
La mia versione preferita durante il Rattle and Hum live.
Meravigliosa, arrabbiata sofferta. Dove Bono fa riferimento all'attentato dell'IRA a Enniskillen in Irlanda del Nord nel novembre 1987. L’accusa fortissima e gridata contro ogni violenza. Altri 11 morti per le strade di Irlanda. Ancora sangue senza gloria.
"And let me tell you something
I've had enough of Irish Americans
Who haven't been back to their country in 20 or 30 years
Come up to me, and talk about the resistance
The revolution back home
And the glory of the revolution
And the glory of dying for the revolution
Fuck the revolution!
They don't talk about the glory of killing for the revolution
What's the glory in taking a man from his bed
And gunning him down in front of his wife and children
Where's the glory in that?
Where's the glory in bombing a rememberence day parade
Of old age pensioners their medals taken out and polished up for the day
Where's the glory in that?
To leave them dying, or crippled for life, or dead
Under the rubble of the revolution
That the majority of the people in my country
Don't want”
Al 360° Tour la canzone assume un aspetto ancor più generale. Solo l’amore rende liberi. E le proteste cosiddette della primavera araba rimbalzano con il suono di Edge pulito e altissimo. I cori del pubblico. Meraviglia dei live degli U2.
Estratto dal bel film “Bloody Sunday” di Paul Greengrass
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