Nel 1918 Giuseppe Ungaretti, massimo esponente dell’ermetismo poetico italiano scrive “Soldati”. Probabilmente una delle più famose e corte poesie al mondo.
Era appena finita la grande guerra. La prima guerra mondiale che aveva falcidiato e letteralmente eliminato una generazione di giovani ragazzi in tutta Europa.
Il poeta/soldato Ungaretti passo quegli anni in trincea, nel bosco di Courton in Francia. Tra fango, alberi spogli e morte.
October è il titolo della quinta canzone dell’omonimo album degli U2. Il secondo.
Anche questo nato sotto l’ala protettiva di Steve Lillywhite e forse il più cupo in assoluto degli album della band irlandese. Sia Bono che Edge durante la stesura del disco sono divisi tra la scelta di procedere con la carriera di artisti e quella di abbracciare la religione e divenire semplici cittadini di Dublino. Molte delle canzoni assumono un carattere profondamente religioso e il mood dell’album è profondamente malinconico. Da giovani ragazza allo sbaraglio in Boy, gli U2 improvvisamente diventano adulti tristi e pensierosi.
October and the trees are stripped bare
Of all they wear.
What do I care?
October and kingdoms rise
And kingdoms fall
But you go on
And on.
Ottobre e gli alberi sono spogliati
Di tutta la loro veste.
Cosa mi importa?
Ottobre ed i regni sorgono
Ed i regni cadono
Ma tu vai avanti
E avanti.
La canzone brevissima, eterea e sognante. Solo la voce di Bono e il piano di Edge.
La sensazione di una stagione calda già finita, dell’imminente inverno. La precarietà della vita.
Soldati
di Giuseppe Ungaretti (1918)
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
La poesia è una delle massime espressioni dell’ermetismo, una forma di poesia oscura, complessa e mai banale. Montale, Quasimodo e Ungaretti abbracciano velocemente questa forma poetica stringata, essenziale e malinconica.
L’incertezza e la minaccia che vivono soldati e foglie è chiara e scatena sensazioni di rassegnazione e irrequietudine. La vita dei soldati in trincea è precaria così come quella delle foglie d’autunno, né gli uni né le altre possono fare nulla per modificare la loro condizione.
Allo stesso modo Bono parla della canzone: "Ottobre è un'immagine. Penso che siamo passati attraverso gli anni sessanta, e siamo passati attraverso un periodo in cui le cose erano in piena fioritura. Abbiamo avuto i frigoriferi e le automobili, abbiamo mandato degli uomini sulla luna, e tutti pensavano a quanto fosse grande il genere umano. E ora, essendo passati attraverso gli anni settanta e negli anni ottanta, è il periodo più freddo dell'anno, ed è dopo la stagione del raccolto: gli alberi sono nudi. Si possono vedere le cose, e alla fine ci si rende che forse in fondo non eravamo così svegli, ora che ci sono milioni di persone disoccupate, ora che abbiamo usato la tecnologia con cui siamo stati benedetti per costruire bombe per macchine da guerra, per costruire razzi e cose simili. Perciò October è una parola minacciosa, ma anche piuttosto poetica...".
VERSIONI
La splendida versione del 1983 durante il live red rocks
Live al Medison Square Garden di NY il 18-07-2015
La poesia di Ungaretti, breve come un colpo di fucile al petto.
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